Summer festival: le manifestazioni non devono incidere sui servizi

Riguardo alle modifiche alla circolazione del traffico in centro a Ferrara, a seguito delle serate del Summer festival, ci sembra che le scelte risultino decisamente discutibili. Se infatti si va a spulciare sul sito del Comune si scopre che la circolazione sia di mezzi pubblici che perfino dei taxi è interdetta dalle ore 10 di mattina alle ore 3:00 di notte e quando "va bene" dalle ore 15:00 alle ore 3:00. Se un anziano o chi non ha mezzi propri deve recarsi in centro dovrebbe avere il diritto di farlo anche se alle 9 is met a cantar in tal liston. Va bene effettuare restrizioni a orari a ridosso della manifestazione ma dalle 10 di mattina ci sembra misura niente affatto di buon senso. Il centro, con o senza intermezzi canterini, va comunque mantenuto libero nell'accesso la stragrande maggioranza del tempo. Questo perché tutti i cittadini pagano le tasse in eguale modo. Le manifestazioni, di qualsiasi tipo siano, non debbono in nessun caso incidere sulla fruibilità dei servizi pubblici, ancor meno degli spazi comuni( come vie , piazze, parchi ). 

Ferrara Libera 

Candidati comunali a Ferrara. Il festival dell'ipocrisia

Sono magnifici i candidati delle liste del centrodestra e centrosinistra ferraresi, compresi i due candidati sindaco stampella. È davvero uno spasso con qualche implicazione "emetica" , ascoltarli.
Grandi paroloni: "mi candido per la libertà di tutti e tutte", dei bambini, degli anziani. Mi candido per proteggere x, y, z..più DIRITTI...con tanto di video autopromozionali con il sottofondo di musichetta "rasserenante".
Solo 36 mesi fa però criminalizzavano il povero cittadino padre di famiglia che non voleva vaccinarsi con quelle ciofeche pericolose che imponevano le loro parti politiche (e loro applaudivano)ricattandoli sul lavoro. Se ne fregavano, scusate il termine, della Costituzione lasciando la gente fuori dai negozi, dalle farmacie. Consigliavano di vaccinarsi a donne incinte e fragili.Chi non ci stava lo etichettavano "Rozzo no vax" senza tanti problemi anche se non lo erano ( ed era il 99% a non esserlo). Magari li insultavano dalle loro pagine social. Non li abbiamo mai sentiti parlare di diritti, stracciarsi le vesti quando si veniva sospesi dal lavoro, da un ordine professionale e con una famiglia da mantenere. Oppure quando reintegrati di malavoglia si veniva piazzati in mansioni non proprie perché la colpa era di non essersi piegati a accettare un atto medico che si stava rivelando inutile e dannoso. Eh no...mai visti e sentiti all'epoca. Allora di quali diritti parlano, scusate?
E questi stessi si ripresentano belli freschi, facendo gli splendidi e riempiendosi la bocca della parola libertà.
Ma non si fanno domande? Ma non hanno un po' di imbarazzo a pontificare di DIRITTI e libertà con scheletri negli armadi di tali dimensioni?
Ci vuole coraggio non solo a ripresentarsi come nulla fosse accaduto ma soprattutto votarli.
In foto un candidato del centrodestra che però su altra piattaforma social si è rifiutato di rispondere alla semplice domanda:" lei cosa pensa delle restrizioni, del green pass, della vicenda covid considerato che parla di diritti"? questo rifiuto delinea bene la situazione.

NUOVO PALASPORT IL PROBLEMA TRAFFICO PEGGIORERA'

In questi giorni è stato presentato il Progetto che vedrà la costruzione del nuovo Palasport nell'area di foro boario, a fianco ferrovia.
In merito a questo progetto ci permettiamo di chiarire delle possibili problematiche, non trascurabili, alla viabilità e ai residenti che la costruzione in quella zona di un nuovo impianto di richiamo creerebbe. Infatti nella stessa zona che si estende da Viale Cavour ad, appunto, Via Bologna si svolgono già diverse manifestazioni fisse che raccolte insieme e aggiunte alla presenza del nuovo Palasport porterebbero a un unica cintura di imbottigliamento stradale e di parcheggio lunga 2 km. In via Ortigara vi è già lo Stadio Paolo Mazza (che secondo noi, non avrebbe dovuto essere ampliato, ma considerato l'età, ne andava costruito uno fuori Ferrara verso gli imbocchi autostradali ) che crea disagio ai residenti perchè nelle giornate di partita si hanno limitazioni alla viabilità se non in tutto il quartiere giardino nel 90% della sua totalità. A questo si può aggiungere il periodo in cui è presente la Giostra del Monaco, che si tiene a 50 metri dallo stesso stadio Mazza. E sono già 2 manifestazioni che portano a concentrazione auto in una zona carente di parcheggi. Il tutto nello stesso momento, ritorniamo a dire, perchè la Giostra del Monaco apre a fine agosto proprio mentre si tengono le prime partite al Mazza della squadra di calcio cittadina. Spostandosi verso via Darsena si ha una aumento del traffico e un occupazione parcheggi per la presenza della Nuova Darsena in cui nel periodo della bella stagione si hanno eventi live. La Darsena dista circa 200 metri dal luogo dove si tiene la Giostra del Monaco e sempre gravando sulle stesse vie principali che sono Via Darsena e Viale 4 novembre. A questi appuntamenti si andrebbe, con il Progetto della Amministrazione Fabbri, ad aggiungere anche la presenza del nuovo Palasport. Nuovo Palasport che conterrebbe 1000 posti. Ora se si fa un calcolo approssimato per difetto si potrebbero avere nello stesso pomeriggio/sera 500 nuove auto, in cerca di parcheggio, a combaciare e formare una linea ideale senza soluzione di continuità con il ponte di via Darsena ( ponte della pace ) e la darsena ma questa ultima si troverebbe a diretto contatto con gli avventori di giostra del Monaco e Stadio. Cosi' si verrebbe a creare una unica area problematica, in termini di mobilità ma anche di quiete pubblica, che va da Viale Cavour fino a Via Bologna.
Non sempre il costruire per costruire è figlio del buon senso, bisogna valutare i pro e i contro di certe scelte a 360°. E' già successo in precedenza che si lanciassero progetti senza avere la lungimiranza di valutare tutto. Ad esempio, con il succitato Mazza che l'ex amministrazione PD ma con il voto favorevole in Consiglio Comunale della Lega di Fabbri, ha voluto ampliare a tutti i costi in loco senza sentire ragioni (che ad onor del vero all'epoca furono solo le nostre e quelle di un architetto Ferrarese... ).Decisione che ha portato spese ingenti prima, durante ma anche dopo la fine dei lavori per problemi di inagibilità che ancora si trascinano nel 2024. Non solo dopo l'ampliamento la squadra della città ha subito 2 retrocessioni consecutive e così ora abbiamo un grande stadio ma una piccola squadra .Negli ultimi anni per quanto riguarda la costruzione di impianti sportivi di richiamo la tendenza è quella di costruire a distanza dai centri cittadini, spesso a fianco di arterie stradali importanti come autostrade, e non di fare l'esatto contrario. Non Vorremmo quindi, da brave Cassandre ferraresi, che la costruzione del nuovo Palasport aggravi ancora di più la situazione per i residenti della zona che da almeno 2 lustri sono costretti a sopportare le problematiche su elencate (parcheggi carenti, rumore, traffico, limitazioni di libertà e viabilità) ma che temiamo cresceranno ancora, con il nuovo assetto.

Staff Ferrara Libera.  

Elezioni amministrative 2024: Mancanza grave di pluralismo

Vorremmo rendere note le nostre considerazioni sulle elezioni comunali del 8/9 giugno prossimi. Come si può valutare la politica locale è oramai polarizzata su 2 raggruppamenti "contenitore" dove ci si sdraia alla corte dei 2 candidati. La politica Nazionale si riverbera in quella locale fin troppo e l'auspicata multipolarità di vedute e posizioni che dovrebbe esserci localmente è solo un bel ricordo. Questo però lascia spazio a problemi di rappresentanza ragguardevoli. Infatti la moltitudine di cittadini votanti delusi dalle politiche nazionali dei "partitoni" non trovano rappresentanza alcuna. Tra i delusi tradizionali, già alcuni milioni, si sono aggiunti anche negli ultimi 2/3 anni anche i contrari alle posizioni sulle varie guerre (Ucraina, Palestina), gli ex reclusi della vicenda covid per non parlare dei danneggiati dai sieri, tra l'altro imposti. Tutto questo parco votanti non apprezza affatto i luogotenenti locali di chi, a suo intendere, ha commesso scelte scellerate sia in politica interna e ora in politica estera ma purtroppo in cabina elettorale non troverà alcuna possibile alternativa, se non i colori diversi dei simboli delle varie liste e listarelle civetta, rispetto a chi dei sieri e delle restrizioni a mo' di green pass non ha mai rinnegato nulla. Non troverà neppure qualcuno che abbia posizioni diverse rispetto all'alimentare in modo irresponsabile tensioni con la Russia inviando armi di nascosto (vedasi missili italiani a lungo raggio). In pratica si tratta, per un deluso o appartenente a posizioni diverse dal sistema, di "turarsi il naso" e dare fiducia comunque a chi delle decisioni sopra menzionate è stato fedele scudiero ed esecutore. Una posizione alquanto scomoda. Si potrebbe pensare di considerare gli altri due candidati in lizza, "Ferrara futura" e "La comune", ma si tratta di rivisitazioni sul tema dei precedenti gruppi. Nel primo caso il candidato è stato nelle precedenti elezioni alleato con Fabbri per poi rimanere in maggioranza per cinque anni. In questa occasione inoltre si fa appoggiare da un partito pro sistema, ipervaccinista e pro atlantista a oltranza come Italia viva. I secondi invece sono proposti da tutta la vecchia nomenclatura di sinistra (?) ferrarese, si pensi all'ex sindaco Gaetano Sateriale e tra le loro file nessuno ha mai messo in dubbio ad esempio le sospensioni dal lavoro perpetrate a milioni di lavoratori dal governo Draghi, benedicendo magari gli abbracci a Landini e le sue richieste di "obblighi vaccinali". Quindi il quadro per chi ragiona con la propria testa è decisamente fosco. In sostanza tutta una parte di opinione pubblica, secondo noi di VERITA', verrà bellamente lasciata in ombra e fatta dimenticare. In verità, e per concludere, noi di Ferrara libera avremmo voluto portare in auge queste doverose istanze ma l'ignoranza e il menefreghismo di chi avrebbe dovuto svolgere il proprio ruolo istituzionale, ma non lo ha fatto, lo ha impedito. Peccato, ma non ci arrendiamo e proveremo a rappresentare il massimo della pluralità alla prossima occasione.

Stefano Guglielmini ( Ferrara Libera)