A pochi giorni dalla apertura delle urne vorremmo dire la nostra opinione su questo appuntamento europeo. Il leitmotiv è oramai sempre quello: "vogliamo cambiare l'Europa dall'interno", "questa Europa è  da riformare" e cose simili. La realtà vera è che questa Europa non è  veramente riformabile. Non lo è certamente per quanto riguarda il problema principale che ci attanaglia da 20 e più anni. Questo problema principe ha un solo nome, Euro. Infatti la moneta unica risulta essere un vero impedimento alla crescita economica. Questo perché economie diverse devono sottostare a politiche monetarie quanto mai strampalate. In un momento recessivo cronico come quello che stiamo vivendo servirebbero politiche espansive ma non è  possibile farlo. Anzi, i media e le istituzioni italiane ed europee millantano spauracchi inflattivi...quindi ci troviamo in antitesi con quanto servirebbe. Chi vuole cambiare l'Europa, in modo significativo, senza smantellare però l'Euro mente sapendo di mentire. Solo scardinando la moneta unica ogni paese potrebbe risollevare la sua economia ma questo significherebbe eliminare uno dei pilastri su cui si basa il grande inganno UE e quindi è materia che nessuno vuole toccare, almeno dei politici attuali. Altro motivo per cui le elezioni europee sono ambite dai partiti in auge, e che quindi ambiscono a mantenere lo status quo, è  dato dal fatto che Bruxelles è  un parcheggio perfetto per politici e amici rimasti senza scranno pubblico in Italia. Volete un sempio plastico? Vittorio Sgarbi. Si proprio il famoso opinionista/critico d'arte che da dimissionario al posto di sottosegretario ora sta per essere riciclato per l'ennesima volta in UE. È  scontato dire che da questa ulteriore esperienza a Strasburgo non verrà nulla di tangibile ai cittadini italiani e l'unica cosa che sarà rimpinguato è  il portafoglio del noto esperto. Oppure si pensi alla Salis, che da detenuta ora è  in corsa con Fratoianni e Bonelli. Ma gli esempi si sprecano.Per non parlare poi del fatto che il carrozzone europeo non si è rivelato in questi decenni solamente un problema dal punto di vista economico ma anche sociale. Si pensi alle crociate sull'immigrazione, al tentativo di omologazione di tutte le tradizioni, alle irresponsabili posizioni sulla guerra in Ucraina. Se ci si pensa, si può salvare veramente poco. Ma allora da cittadini che cosa fare per dare un forte segno di discontinuità? Molti non sanno che esiste un articolo della Costituzione europea, precisamente il 50 TUE che definisce la possibilità di uscita immediata dalla UE in caso di scarsissima affluenza alle urne. Si istituirebbe quindi subito un referendum per una uscita unilaterale.Ovviamente nessun partito politico, come dicevamo in precedenza, è  interessato veramente a riconquistare la nostra libertà e quindi sono particolari.....trascurabili. Si, noi pensiamo che annullare la scheda sia il passo migliore da fare per chi non ne può più di questo sistema per noi dannoso, da troppo tempo. Solo impedendo la distribuzione di compensi ai  politici europei si può stoppare il tutto e cominciare a parlare di ritorno a una situazione normale per una Nazione e un popolo...ossia avere la piena proprietà della moneta.